Sono un consulente aziendale, un coach e un consulente filosofico. Mi occupo di persone e organizzazioni. Qui scrivo di come cambiare le une e le altre. In particolare, ma non solo, con le pratiche filosofiche. Perchè, come dice Wittgenstein, "compito della filosofia è mostrare alla mosca come uscire dalla bottiglia". E... giusto per essere chiari: qui le mosche siamo noi. Per chi desidera scrivermi c'è l'e-mail paolo.cervari@gmail.com, mentre per saperne di più su ciò che faccio c'è www.cervari-consulting.com.

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lunedì 20 settembre 2010

La verità

"La verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con cautela". Chi l'ha detto? Ti soprenderò: l'ha detto Albus Silente, preside della Scuola di Magia di Hogwarts e mentore di Harry Potter. Cosa intendeva dire? Ci sarebbe da scrivere un trattato... Allora sfrondo, come diceva Foscolo nei Sepolcri parlando di Machiavelli che a sua volta, nella fattispecie, parlava degli "onori" dei principi (nel suo Il Principe). In primo luogo non esiste la verità. Poi, ce n'è di diversi gradi e qualità (la proposizione 2+2 fa 4 ha un regime di verità diverso dalla proposizione "ti amo", per non parlare di "stai tradendo la mia fiducia", oppure di "quella ragazza è molto bella"). Quindi, la verità, in occidente per lo meno, ovvero nella filosofia, viene detta (e quindi bisogna assumersene la responsabilità). Infine, la verità è spesso relativa, il che non vuol dire affatto che non esista - tant'è vero che prendiamo appuntamenti, ci fidiamo degli altri (di alcuni) e abbiamo aspettative più o meno ragionevoli (ovvero vere) sui comportamenti altrui. Da tutto quanto sopra consegue per l'appunto che la verità sia "meravigliosa e terribile", perchè ci obbliga a essere coerenti con quanto diciamo... e non solo quando prendiamo appuntamenti. La verità è sfuggente, seduttiva, parziale e sempre a venire: è come la Sfinge, che non a caso poneva indovinelli che avevano per posta la vita. Ma perchè ho citato Silente? Sto scrivendo su Harry Potter, saga straordinaria e molto più filosofica di quanto si possa immaginare. Il tema? La morte, che se ci fai caso, leggendo tra le righe, con la verità va a braccetto.

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