Sono un consulente aziendale, un coach e un consulente filosofico. Mi occupo di persone e organizzazioni. Qui scrivo di come cambiare le une e le altre. In particolare, ma non solo, con le pratiche filosofiche. Perchè, come dice Wittgenstein, "compito della filosofia è mostrare alla mosca come uscire dalla bottiglia". E... giusto per essere chiari: qui le mosche siamo noi. Per chi desidera scrivermi c'è l'e-mail paolo.cervari@gmail.com, mentre per saperne di più su ciò che faccio c'è www.cervari-consulting.com.

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domenica 3 novembre 2013

Non c'è metalinguaggio

Il titolo cita una celebre frase di Lacan che il video illustra in modo intelligente e spassoso: la comicità può essere filosofica e i giochi di "dentro e fuori la cornice" lo sono sempre (basti pensare ai libri di Lewis Carrol), almeno per me che ho sempre sghignazzzato di gusto nel leggere L'Uomo senza qualità. Faccio notare soltanto che in questo sketch non si capisce quando si inizia e quando si finisce e che le regole che definiscono ciò che il monologo è e ciò che non lo è vengono continuamente riscritte, tradite, fraintese. Come sempre, come normalmente: Bateson diceva che non si può dire "ferma il gioco è finito" se non a rischio di fallire... ma mi fermo qui, perché su questo tema ci sarebbe  da dire molto di più. Godetevi la scenetta e consideratela una versione drammatizzata e sotto mentite spoglie della famosa "classe di tutte le classi che non comprendono se stesse".  

 

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