L'uomo
"Nec certam sedem, nec propria faciem, nec munus ullum peculiare".
Pico della Mirandola, De hominis dignitate
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mercoledì 29 settembre 2010
lunedì 20 settembre 2010
La verità
"La verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con cautela". Chi l'ha detto? Ti soprenderò: l'ha detto Albus Silente, preside della Scuola di Magia di Hogwarts e mentore di Harry Potter. Cosa intendeva dire? Ci sarebbe da scrivere un trattato... Allora sfrondo, come diceva Foscolo nei Sepolcri parlando di Machiavelli che a sua volta, nella fattispecie, parlava degli "onori" dei principi (nel suo Il Principe). In primo luogo non esiste la verità. Poi, ce n'è di diversi gradi e qualità (la proposizione 2+2 fa 4 ha un regime di verità diverso dalla proposizione "ti amo", per non parlare di "stai tradendo la mia fiducia", oppure di "quella ragazza è molto bella"). Quindi, la verità, in occidente per lo meno, ovvero nella filosofia, viene detta (e quindi bisogna assumersene la responsabilità). Infine, la verità è spesso relativa, il che non vuol dire affatto che non esista - tant'è vero che prendiamo appuntamenti, ci fidiamo degli altri (di alcuni) e abbiamo aspettative più o meno ragionevoli (ovvero vere) sui comportamenti altrui. Da tutto quanto sopra consegue per l'appunto che la verità sia "meravigliosa e terribile", perchè ci obbliga a essere coerenti con quanto diciamo... e non solo quando prendiamo appuntamenti. La verità è sfuggente, seduttiva, parziale e sempre a venire: è come la Sfinge, che non a caso poneva indovinelli che avevano per posta la vita. Ma perchè ho citato Silente? Sto scrivendo su Harry Potter, saga straordinaria e molto più filosofica di quanto si possa immaginare. Il tema? La morte, che se ci fai caso, leggendo tra le righe, con la verità va a braccetto.
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domenica 29 agosto 2010
Filosofia
"La filosofia è un bene comune: ogni cittadino ha la capacità e il diritto di parteciparvi."
Ermanno Bencivenga, La filosofia come strumento di liberazione
Ermanno Bencivenga, La filosofia come strumento di liberazione
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sabato 28 agosto 2010
La vita dell'uomo
“La vita dell’uomo non si chiude nella figura del cerchio: in lui principio e fine non si toccano. L’uomo è un cerchio mancato, incompiuto, un arco: l’arco della vita, appunto. Questo ci dice la lingua ancor prima dell’esperienza, la parola ancor prima dell’idea: infatti per una meravigliosa e tremenda ambiguità linguistica la parola greca bios accentata sulla prima vocale (bìos) significa “vita”, sulla seconda vocale (biòs) significa “arco” (v. Eraclito, fr. 48 Diels-Kranz).” Sono le belle parole con cui Ivano Dionigi conclude il suo scritto Cotidie Morimur, nel libro collettivo Morte, fine o passaggio (BUR 2007), cui vorrei aggiungere una riflessione: è vero, nella vita umana inizio e fine non si toccano, ma se essa è un arco, sono unite dalla corda, che le mette in tensione tra loro, unendole con qualcosa che certo non è la vita stessa. Che cosa sia questa corda è materia su cui riflettere. Ma anche e soprattutto vale la pena di chiedersi, dato che con questa corda si scaglia la freccia, cosa sia la freccia. E dove vogliamo scagliarla… se ci riusciremo.
Innovare
"Assegnare ai pianificatori la responsabilità di creare strategie è come chiedere a un muratore di scolpire una Pietà di Michelangelo"
Gary Hamel, Leader della rivoluzione
Gary Hamel, Leader della rivoluzione
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giovedì 22 luglio 2010
Come si esce dai doppi legami
Un giorno a un viandante apparve il diavolo in tutto il suo orrore e la sua malvagità. Ghignava e gongolava di piacere.
- Viandante – gli disse – ora tu potrai esprimere un desiderio che io esaudirò. Altrimenti morirai. Ti consiglio di chiedere ciò che più desideri al mondo, perché c’è un prezzo. E me lo pagherai.
Il viandante ci pensò su e poi sorridendo con calma disse:
- Desidero che tu non abbia più alcun potere.
- Viandante – gli disse – ora tu potrai esprimere un desiderio che io esaudirò. Altrimenti morirai. Ti consiglio di chiedere ciò che più desideri al mondo, perché c’è un prezzo. E me lo pagherai.
Il viandante ci pensò su e poi sorridendo con calma disse:
- Desidero che tu non abbia più alcun potere.
sabato 17 aprile 2010
Lo scopo della filosofia
"Scopo della filosofia è la chiarificazione logica dei pensieri. La filosofia è non una dottrina, ma un'attività. Un'opera filosofica consta essenzialmente d'illustrazioni. Risultato della filosofia non sono "proposizioni filosofiche", ma il chiarirsi di proposizioni. La filosofia deve chiarire e delimitare nettamente i pensieri che altrimenti, direi, sarebbero torbidi e indistinti."
Ludwig Wittgestein
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giovedì 18 marzo 2010
Il dilemma morale originario
Sei in una una grande sala piena di computer ronzanti. E’ tutto bianco. Davanti a te c’è un omino dalle fattezze anodine, coi baffetti e un atteggiamento vagamente mefistofelico. La sua voce è suadente, lievemente tentatrice. Ti porta davanti a una consolle dove campeggiano, senz’altra apparecchiatura o strumentazione, due grandi pulsanti, uno giallo e uno blu. “Dunque” dice l’omino “se schiacci il pulsante giallo, muori tu. Se schiacci il pulsante blu, muoiono tutti gli altri esseri umani, tranne te. In un caso, se decidi di morire tu, il mondo non cambierà in nulla, tranne che per il fatto che tu non ci sarai più. Se schiacci il pulsante blu, invece, come ti ho detto, moriranno tutti, me compreso, naturalmente e, giusto per non farti vagheggiare comode vie di uscita, verrà distrutto qualsiasi materiale genetico umano immagazzinato ovunque. Insomma non potrai riprodurti o riprodurre esseri umani. Vivrai in completa solitudine e poi alla fine della tua vita, il genere umano sarà per sempre del tutto estinto. Bene… cosa scegli?”
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