E' un intervento fatto al convegno l'Altra Formazione il 3 Ottobre 2013. E' utile per capire cosa faccio sia in aula che nel coaching.
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domenica 3 novembre 2013
Non c'è metalinguaggio
Il titolo cita una celebre frase di Lacan che il video illustra in modo intelligente e spassoso: la comicità può essere filosofica e i giochi di "dentro e fuori la cornice" lo sono sempre (basti pensare ai libri di Lewis Carrol), almeno per me che ho sempre sghignazzzato di gusto nel leggere L'Uomo senza qualità. Faccio notare soltanto che in questo sketch non si capisce quando si inizia e quando si finisce e che le regole che definiscono ciò che il monologo è e ciò che non lo è vengono continuamente riscritte, tradite, fraintese. Come sempre, come normalmente: Bateson diceva che non si può dire "ferma il gioco è finito" se non a rischio di fallire... ma mi fermo qui, perché su questo tema ci sarebbe da dire molto di più. Godetevi la scenetta e consideratela una versione drammatizzata e sotto mentite spoglie della famosa "classe di tutte le classi che non comprendono se stesse".
venerdì 11 ottobre 2013
Social business: un utile chart
L'infografica (fatta bene) ha il pregio di essere sintetica. Bisogna saperci un poco fare con l'inglese, ma seguendo i link si hanno un sacco di informazioni.
sabato 5 ottobre 2013
Sei all'altezza di te stesso?
"Il rimorso di coscienza è una scostumatezza."
Friedrich Nietzsche, Frammenti Postumi, 1888
Friedrich Nietzsche, Frammenti Postumi, 1888
domenica 22 settembre 2013
L'infinito intrattenimento
Era il titolo di un libro di Blanchot ma in realtà, benchè non ricordi dove, questa striscia veniva presentata come illustrativa del decostruzionismo di Derrida. Su costui vi ho scritto una tesi di dottorato... e anche se ovviamente la striscia è riduttiva, vi assicuro che mi fa sbellicare dalle risate. Vale per tutta l'ermeneutica, peraltro, motivo per cui si comprende il buon gioco avuto in questi tempi dai nuovi scopritori della realtà (cfr. Bentornata realtà a cura di M. Ferraris).
domenica 25 agosto 2013
La passione è stile (o ha stile?)
“Una passione non si può esprimere pacatamente,
disciplinatamente, morigeratamente, e nessuno può definirne la forma al posto
di un altro.”
Magda Szabò, La porta
giovedì 15 agosto 2013
Fare ripartire l'Italia: una proposta
Come si può fare ripartire le imprese italiane, soprattutto le PMI? Ecco la risposta:
“Il fattore
chiave, emerso in tutte le esperienze, è la capacità di valorizzare le
competenze e le conoscenze
che ogni singola impresa ha disponibili al suo interno. Molto spesso la
capacità di riorganizzare
le competenze e rivitalizzare il capitale umano dell’impresa è la via più economica
per attivarne il rilancio, insieme al processo di internazionalizzazione per diversificare
l’accesso ai mercati. Le imprese che in questi anni hanno saputo, e potuto, perseguire
la via alta dello sviluppo, attraverso investimenti in processi innovativi, in formazione
per il capitale umano, in riorganizzazione più efficiente delle procedure e maggiore presenza sui
mercati internazionali, sono state molto spesso protagoniste di importanti esperienze
di rinascita.”
Il testo qui
sopra è tratto dal Working Paper in cui sono presentati gli atti del seminario
“Economia e Società della Conoscenza: le sfide in atto per imprese e territori”
che si è svolto il 15 marzo 2013 presso la sede di Torino di Confindustria
Piemonte. Il seminario è stato promosso e realizzato dalla Fondazione Adriano
Olivetti, con la collaborazione del BRICK/Bureau for Research in Innovation,
Complexity and Knowledge dell’Università di Torino e di Confindustria Piemonte.
Ora ci viene spontanea la domanda: perché le PMI italiane non lo fanno (o per lo meno lo fanno in pochissime)? Credo che sia per mancanza di cultura, di prospettive, di proattività e di fiducia. Tra le altre cose nei consulenti, che vent'anni di malaffare e malcostume a livello tanto pubblico quanto privato hanno destituito di credibilità. Sono convinto che un maggiore credibilità (e competenza e autorevolezza) dei consulenti sia un fattore chiave per fare ripartire l'Italia. Da dove cominciamo?
sabato 3 agosto 2013
La verità che ti afferra
Vi sono verità che asservono e verità che asseverano. Verità che deliberano e verità che liberano. Quest'ultima, delle quattro, è la più inafferrabile. Anche perché, per lo più, è lei che afferra te.
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