Sono un consulente aziendale, un coach e un consulente filosofico. Mi occupo di persone e organizzazioni. Qui scrivo di come cambiare le une e le altre. In particolare, ma non solo, con le pratiche filosofiche. Perchè, come dice Wittgenstein, "compito della filosofia è mostrare alla mosca come uscire dalla bottiglia". E... giusto per essere chiari: qui le mosche siamo noi. Per chi desidera scrivermi c'è l'e-mail paolo.cervari@gmail.com, mentre per saperne di più su ciò che faccio c'è www.cervari-consulting.com.

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martedì 19 marzo 2013

Assumete chi infrange le regole o tra 10 anni sarete robot

Steve Jobs, il creatore di Apple, quando era presidente di Pixar, leader mondiale del cinema di animazione poi inglobata in Disney, assumeva regolarmente persone irregolari. Tra queste Brad Bird, famoso per aver lanciato i Simpson, quando fu chiamato dalla Pixar si senti dire:

" L'unica cosa che temiamo è scivolare nell'autocompiacimento. Dobbiamo importare persone dall'esterno per mantenere una situazione di squilibrio creativo". Poco dopo Bird spiegò così la logica della sua assunzione: " Mi hanno assunto perché portassi una certa indisciplina. Mi hanno licenziato parecchie volte perché ero indisciplinato, ma è la prima volta che mi assumono per questo."

Gary Hamel, nel suo Il futuro del management, riferendosi alle qualità che i collaboratori dovrebbero possedere in termini di contributo alla creazione di valore e alla generazione di vantaggio competitivo per l'organizzazione per la quale lavorano, propone una classifica di sei valori per comprendere le caratteristiche ideali dei professionisti che agiscono in mercati ipercompetitivi e ultrainnovativi, come dire l'ambiente sulla soglia del caos che oggi ci accompagna.

Passione 35%
Creatività 25%
Iniziativa 20%
Intelletto 15%
Diligenza 5%
Obbedienza 0%

In questa dimensione entrano in gioco anche la capacità di mettere continuamente in discussione le proprie conoscenze per acquisirne di ulteriori e diverse, la predisposizione al rischio e al fallimento, il non accontentarsi del mondo così come visto da una visione " unidirezionale ". Con un corollario, che sottoscrive lo stesso Hamel: le prime tre qualità dell'elenco qui sopra le potete comprare? E allora, come potete fare per assicurarvele? Chi sa rispondere a questa domanda tra 10 anni ci sarà ancora. Gli altri saranno vegetali o robot. 


martedì 26 febbraio 2013

Il Grillo è un buon cantore

Adoro questa canzone da 40 anni. Fosse una profezia?
Questo è il testo 

El grillo è buon cantore che tiene longo verso. Dale beve grillo canta. Ma non fa come gli altri uccelli, come li han cantato un poco van` de fatto in altro loco, sempre el grillo sta pur saldo Quando la maggior è [l`] caldo alhor canta sol per amore. 

Spero si capisca il senso generale... Il Grillo è diverso dagli altri, che vanno qua e là. Invece lui sta saldo, ha ideali e canta per amore.

L'autore è Josquin Desprez, sommo polifonista fiammingo del Rinascimento, celebre per le composizioni di carattere sacro, ma straordinario compositore di bazzeccole profane. 

sabato 22 dicembre 2012

Non possediamo la verità

"La novità nella nostra attuale posizione filosofica è una convinzione che finora non fu propria di nessuna epoca: che cioè non possediamo la verità. Tutti gli uomini del passato "avevano la verità": persino gli scettici."

Friedrich Nietzsche 
Frammenti postumi, primavera 1880  

giovedì 20 dicembre 2012

Bellezza


"La bellezza è un momento essenziale dello spirito. Senza la bellezza, senza l'esperienza della bellezza. Un uomo non sarebbe completo."

Adriano Olivetti 
Intervista alla RAI 1959

La vita felice

"Se la vostra vita di tutti i giorni vi sembra povera, non accusatela. Accusate voi stesso, che non siete abbastanza poeta da saperne estrarre le ricchezze"

Rainer Maria Rilke
lettera a F.X. Kapus 17 02 1903

Doing What Works: Forward in Solution-Focused Change: Best posts of 2012

Doing What Works: Forward in Solution-Focused Change: Best posts of 2012: This year, I have written slightly fewer posts than usual (partly due to the fact that I started this blog which required some time and a...

sabato 15 dicembre 2012

Se è falso allora è vero

Socrate: "Platone mentirà nella frase che segue".
Platone: "Socrate ha detto il vero nella frase precedente". 

Pensateci sopra e fatevi venire il mal di testa. Lo ha inventato il tipo famoso per l'asino che muore perché non sa decidersi se mangiare la balla di fieno di destra o quella di sinistra: Giovanni Buridano, vissuto nel XIV° secolo, che con quella storiella dell'asino voleva dimostrare la differenza tra animali e uomini, ma che con questa nuova versione dell'antico paradosso del mentitore ("Io mento") in realtà ci rende tutti alla stregua di asini, obbligati a rimbalzare per sempre da una frase all'altra, perché se una di esse è vera, allora è falsa, e se è falsa è vera. L'interesse per la storia della logica sta nel fatto che estrae il paradosso del mentitore dall'ambito dell'autorefenzialismo (non è più lo stesso soggetto parlante a riferirsi a se stesso). L'interesse per noi qui è che cose del genere pare stiano alla base di qualunque sistema simbolico complesso, comprese ovviamente le organizzazioni sociali.